Punta Bianca è ufficialmente riserva naturale. L’assessore al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, ha firmato il decreto regionale che ufficializza il riconoscimento e l’inserimento di una delle aree naturali più suggestive della Sicilia nel Piano regionale dei parchi e delle riserve naturali.
Da circa 20 anni le associazioni ambientaliste chiedono a gran voce una forma di protezione per questo luogo unico al mondo. Punta Bianca è un luogo suggestivo e dal fascino irresistibile: costituita da una grande porzione di marna bianca, ricade nei comuni di Agrigento e Palma di Montechiaro.
Una grande vittoria per i due comuni, che potranno così incrementare l’offerta turistica del loro territorio.
Punta Bianca e il fascino dei luoghi abbandonati
Con le sue spiagge incontaminate e il mare cristallino, Punta Bianca è una delle aree naturali più belle della Sicilia. A richiamare numerosi visitatori, però, non sono solo le sue bellezze naturali. Tra i luoghi più suggestivi ricordiamo il santuario castellucciano di epoca preistorica, testimonianza del commercio dello zolfo in epoca micenea, e la casa dei doganieri, vecchia caserma della Guardia di Finanza abbandonata e in parte diroccata.
Grande fascino esercita anche dal relitto dell‘Almerian, un piroscafo a vapore appartenente alla compagnia Leyland Line, che si trova a circa 5 miglia da Punta Bianca, a una profondità di circa 19 metri. La nave, che trasportava un carico di zolfo diretto a Liverpool, fu affondata il 19 ottobre del 1918 da un sommergibile tedesco. Il 14 aprile del 1912, l’Almerian fu l’ultima nave a incrociare il Titanic, salutandolo con le sue sirene.