Il solstizio d’estate, oltre a segnare ufficialmente l’inizio dell’estate astronomica, ha da sempre un grande valore simbolico. Rappresenta, infatti, il cambiamento, la transizione verso il domani, un nuovo inizio della natura. Per questo viene celebrato con feste e riti tradizionali che hanno origini molto antiche.
Anche a Santo Stefano Quisquina si dà il benvenuto all’estate con una grande cerimonia al Teatro Andromeda. Appuntamento dunque il 21 giugno.
Lo spettacolo inizierà alle 19:00, davanti la Maschera della Parola. Vera Issel si esibirà con il suo concerto dal nome “Shemà Israel”: un intreccio di canti della tradizione ebraica e suono ancestrale di violoncello. A seguire, Adele Buffa e Rosa Bonanno, danzeranno sui suoni eterei di Libero, in un concerto per Theremin, Didgeridoo, Setàr e Handpan.
I biglietti sono acquistabili online.
Le origini del Solstizio d’estate
Ogni anno, per celebrare il solstizio d’estate, vengono organizzate in tutto il mondo cerimonie, falò, banchetti e danze. Si tratta di un modo per creare una forma di connessione spirituale tra madre natura e la vita umana. Tra i simboli più rappresentativi di questa connessione vi sono il fuoco e la danza. Il fuoco rappresenta la forza della luce che si contrappone alla minaccia dell’oscurità; mentre la danza di persone che si tengono per mano riproduce il movimento a spirale del sole.
Il solstizio d’estate è celebrato fin dai tempi più remoti: dagli antichi Egizi alle civiltà precolombiane in America latina fino alle popolazioni del nord Europa. Sicuramente tra i luoghi più celebri c’è Stonehenge, che secondo alcuni stuti è stato costruito nel 2500 a.C. come una sorta di maestoso calendario in pietra per determinare la data del solstizio d’estate.