Un’antica devozione nel segno del Giubileo
Domenica 8 dicembre 2024, la Chiesa cattolica celebrerà il 170° anniversario della proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, una verità di fede solennemente definita da Pio IX nel 1854. La bolla Ineffabilis Deus sancì ciò che per secoli era stato cantato nei testi dei Padri e dei Dottori della Chiesa: Maria, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, è la “Tota Pulchra”, specchio di perfezione e speranza.
Agrigento, con la sua Basilica dell’Immacolata, si prepara a onorare questa ricorrenza attraverso un programma che mescola devozione, arte e comunità, sotto lo sguardo benevolo della Vergine.
La novena: un pellegrinaggio di fede
Dal 29 novembre, il cuore della città si accende con la Novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata, predicata da don Giuseppe Matraxia. Il tema scelto, “Con Maria pellegrini di Speranza”, invita a riscoprire il cammino spirituale verso il Giubileo. Ogni pomeriggio, alle 17:30, si prega il Rosario, seguito dal canto dello Stellario e dalla Celebrazione Eucaristica alle 18.
Don Gerlando Montana, parroco della Basilica, ricorda il significato profondo di questo rito: “La Vergine Immacolata possa aiutarci a vivere con fede il Giubileo”, parole che risuonano come un appello a vivere intensamente la fede, in un momento storico che chiede nuovi pellegrinaggi interiori.
Tra bambini, veglie e cultura
Il programma non si limita alla preghiera. Il 2 dicembre, alle 19, i bambini e i ragazzi si raccolgono in una preghiera speciale a Maria, mentre il 5 dicembre, sempre alle 19, si svolge la Veglia Mariana, momento di riflessione e raccoglimento.
Il 6 dicembre, invece, la Basilica ospita una tavola rotonda dedicata a “La storia della Basilica dell’Immacolata e la sua iconografia”. Un’occasione per riscoprire le radici culturali e artistiche di questo luogo sacro, che è parte integrante della memoria collettiva della città.
La vigilia e il trionfo della musica
Il 7 dicembre, la Vigilia della festa, la città si anima con la banda musicale “L. Parisi” di Raffadali, diretta dal maestro Ragusa. Le note risuonano lungo le strade, preludio all’Ascesa del simulacro dell’Immacolata nella nicchia dell’altare maggiore, momento solenne che, alle 18, darà inizio alla messa con il giuramento dei nuovi confrati.
Il giorno della festa: processione e devozione popolare
L’8 dicembre, il giorno tanto atteso, si apre all’alba con la banda che percorre le vie del centro storico. Alle 10:30, il Comando dei Vigili del Fuoco di Agrigento renderà omaggio alla Madonna, un gesto di devozione che culminerà nella Solenne Celebrazione Eucaristica delle 11, presieduta dal vicario generale don Giuseppe Cumbo.
La processione pomeridiana, con il simulacro della Vergine, si snoderà per le vie di Agrigento, attraversando luoghi simbolici come Pirandello, Porta di Ponte e il Duomo, per poi raggiungere la Chiesa di Sant’Alfonso. Qui, la messa celebrativa ricorderà il 170° anniversario del Dogma e della dedicazione della chiesa.
Al termine, la processione farà ritorno alla Basilica, chiudendo il cerchio sacro di una giornata intrisa di fede e memoria.
Un invito a riscoprire la tradizione
Giuseppe Sanzeri, segretario della Confraternita, guarda al futuro con fiducia: “Speriamo che questo invito raggiunga tutti gli agrigentini, per far conoscere ai bambini e riscoprire ai più grandi le nostre tradizioni”. Parole che riecheggiano come un monito a non dimenticare, a custodire il passato per vivere pienamente il presente.