Un’arte che svanisce, ma incanta
Torna a Partanna l’incantesimo profumato e passeggero dell’Infiorata, giunta alla sua terza edizione. Un evento che non è soltanto celebrazione religiosa, ma teatro di bellezza caduco e sublime, disegnato dai petali e custodito dall’aria d’inizio estate. È la 3ª Infiorata di Partanna in onore del Corpus Domini, che quest’anno si distende su tre giornate, promettendo non solo colore ma incanto.
Dal cuore della Sicilia, Partanna si prepara dunque a vestirsi di quadri floreali effimeri, degni di una galleria rinascimentale, ma realizzati con l’umiltà e la poesia delle mani di volontari, gruppi, confraternite e anime devote. Un’opera d’arte che nasce per morire, come ogni bellezza vera.
Il programma: un giorno in più per sognare
La liturgia della creazione prenderà forma venerdì 20 giugno, quando le vie della città diventeranno laboratori a cielo aperto. È allora che comincerà la genesi di questi tappeti di fiori, stesi come promesse, con pazienza certosina, su pietre che da secoli custodiscono le storie di un popolo.
Ma sarà tra sabato 21 e domenica 22 giugno che Partanna si trasformerà in un salotto a cielo aperto, dove i visitatori – flâneur per vocazione e devoti per destino – potranno perdersi tra i colori e le geometrie, le simbologie sacre e le intuizioni artistiche. La città, come un corpo che si offre, si lascerà attraversare da sguardi incantati e da passi lenti, nella contemplazione di ciò che è destinato a sparire.
Una promessa di meraviglia ancora in divenire
Diverse sono le idee in via di sviluppo, sussurrate più che annunciate, che si dice renderanno questa edizione ancora più suggestiva e imperdibile. Il silenzio che le accompagna è il preludio all’attesa: e l’attesa, in Sicilia, ha sempre un sapore antico, da festa di paese e da mistero cristiano.