Il MACA – Museo Arte Contemporanea Alcamo si prepara a riaprire le sue porte con una serie di eventi di grande risonanza, consolidando il suo ruolo come spazio di riflessione artistica e di produzione culturale. Dal 12 al 13 ottobre, il museo offrirà un programma articolato tra mostre, visite guidate ed eventi pensati per coinvolgere sia gli appassionati d’arte che le famiglie, il tutto in una cornice che valorizza l’accessibilità e l’inclusione culturale.
Il Fondo Turi Simeti: un patrimonio di arte e identità
In occasione della XXª Giornata del Contemporaneo, il 12 ottobre 2024, promossa dall’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), il MACA aprirà al pubblico il nuovo allestimento del fondo Turi Simeti, una raccolta di opere che l’artista ha donato alla sua città natale di Alcamo tra la fine degli anni ’90 e il 2019. Questo prezioso contributo, curato in collaborazione con la Fondazione Archivio Turi Simeti, sarà arricchito dalla presenza degli artisti Andrea Sala, Francesco Simeti e Matilde Cassani, protagonisti della mostra “Portali e Spazi Tempo”, che giungerà al suo finissage proprio in questa giornata.
La giornata nazionale delle famiglie al Museo (FAMu)
Il giorno successivo, 13 ottobre 2024, il MACA aderirà alla Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo (FAMu), un’iniziativa che mira a coinvolgere bambini e genitori nel mondo dell’arte e del patrimonio culturale. Con questo appuntamento, il museo rafforza il suo impegno verso l’accessibilità culturale, confermando il suo obiettivo di rendere l’arte contemporanea una pratica aperta e condivisa da tutti.
Il progetto curatoriale del Collettivo Landescape
Dal 2021, il MACA ha intrapreso una strada curatoriale innovativa e sperimentale, affidata al collettivo Landescape. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Alcamo e il museo, attraverso un partenariato pubblico-privato, il MACA si è trasformato in un vero e proprio centro di produzione artistica. La gestione congiunta di spazi come la Casa degli Artisti e il Fablab, un bene confiscato alla mafia, ha permesso di consolidare il museo come un luogo non solo di esposizione, ma di rigenerazione culturale e cittadinanza attiva.
Arte e innovazione sociale nel Golfo di Castellammare
Inserito nel suggestivo contesto del Golfo di Castellammare, il MACA opera in una terra dalle stratificazioni storiche e culturali complesse, unendo le problematiche di un passato legato ai fenomeni criminali con la bellezza del paesaggio siciliano. Come raccontano i membri del collettivo Landescape: “Alcamo, con la sua storia tra fenomeni mafiosi, abusi edilizi e un grande patrimonio culturale, rappresenta un laboratorio perfetto per promuovere il dialogo tra arte e innovazione sociale.”
Produzioni internazionali e nuovi linguaggi artistici
Il percorso di crescita del MACA è stato ulteriormente sostenuto dai fondi del Piano per l’Arte Contemporanea (PAC) del Ministero della Cultura, che hanno permesso la produzione di opere di artisti di rilievo internazionale. Tra queste, spicca il video “Party TV” di Andrea Masu e l’opera monumentale site-specific “Portali e Spazi Tempo” di Matilde Cassani Studio, con il contributo artistico di Francesco Simeti e Andrea Sala. Questi interventi rendono il museo un punto di riferimento sia a livello locale che europeo, favorendo una riflessione costante sull’arte e i beni comuni.