Una notte al cinema tra carcere, rinascita e la voce incandescente di Goliarda Sapienza
Certe serate hanno il passo lungo del destino e l’odore di pellicola ancora calda. Mercoledì 21 maggio, alle 20:40, il Rouge et Noir non sarà solo una sala cinematografica: diventerà uno dei pochi templi laici prescelti per l’anteprima nazionale di “Fuori”, il nuovo film di Mario Martone, ispirato alla figura irregolare, fiera e poetica di Goliarda Sapienza. Non una semplice proiezione, ma un evento in diretta, un frammento di quell’Italia che ancora ama pensare e discutere di ciò che vede.
E proprio come nelle vecchie assemblee letterarie, prima del buio in sala ci sarà il saluto in streaming del regista e delle attrici protagoniste — Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie — seguite, al termine del film, da un dialogo a distanza con il pubblico: un Q&A finale che promette di restituire il senso più profondo del cinema come incontro e come scintilla.
Roma, 1980: quando la prigione è solo un’altra forma di libertà
Ambientato in una Roma tesa e febbrile degli anni Ottanta, “Fuori” racconta un episodio poco noto, ma straordinariamente emblematico, della vita di Goliarda Sapienza: l’arresto per il furto di alcuni gioielli e la sua permanenza nel carcere femminile. Ma il carcere, per lei, non è solo una reclusione fisica — è una soglia, un passaggio, una rivelazione. Tra quelle mura, Goliarda incontra una comunità di giovani donne, fragili e feroci, e soprattutto Roberta, figura magnetica, attivista politica e recidiva dell’esistenza, con la quale intreccerà un legame che va oltre ogni schema.
Valeria Golino, con l’intensità che le appartiene, dà volto e carne a una Goliarda piena di contraddizioni, mentre Matilda De Angelis ed Elodie — sì, la cantante, qui in una prova d’attrice sorprendente — incarnano quella giovinezza spezzata ma vitale che diventa motore di rinascita.
“Fuori” è il titolo, ma anche la destinazione. È l’uscita dalla prigione e dal silenzio, è l’urlo scritto che diventa romanzo, è la scoperta che l’amore, la scrittura e la libertà passano anche attraverso i luoghi più infami.
Cinema d’autore e streaming d’anima
L’evento al Rouge et Noir si inserisce in una rete di sale scelte per accogliere una connessione intima, quasi privata, con gli autori e le attrici del film. In un’Italia che spesso dimentica la sua tradizione culturale, queste iniziative sembrano piccoli miracoli: incontri diretti tra creatori e pubblico, dove le storie sullo schermo non si spengono nei titoli di coda, ma rinascono nella conversazione.
E se Goliarda Sapienza è oggi una figura riscoperta — femminista, anarchica, eretica della parola — lo si deve anche a chi, come Martone, ha saputo vederla non solo come personaggio, ma come forza narrativa vivente.