Palermo riscopre il Sommo Poeta attraverso gli occhi del filosofo Daniele Fazio
Palermo, cuore ctonio e pensoso della Trinacria, si prepara ad accogliere un incontro tra il cielo della classicità e la notte digitale dei nostri giorni. Sarà martedì 3 giugno alle ore 18, in Piazzetta Bagnasco, che si leverà il canto silenzioso delle stelle di Dante, il nuovo libro di Daniele Fazio edito da D’Ettoris. A dialogare con l’autore ci sarà Alberto Alaimo.
Il sottotitolo potrebbe essere: “Per chi non si rassegna alla mediocrità dell’epoca algoritmica”.
Dante nella notte dell’uomo moderno
Le stelle di Dante è molto più che una raccolta di commenti. È un tentativo ardito – e filosoficamente appassionato – di portare la luce del poema sacro nel buio culturale dell’età digitale. Cinquanta terzine selezionate della Divina Commedia diventano qui bussola per l’uomo smarrito, spunto per una riflessione che squarcia le nebbie del pensiero unico.
«Come le stelle per i naviganti», scrive Fazio, «i versi del maestro Dante possono illuminare la notte degli uomini e del mondo di oggi». Parole che sembrano echeggiare i canti della Commedia come profezia civile. E in effetti, questo libro è più attuale di una notifica.
L’autore: tra metafisica e resistenza intellettuale
Daniele Fazio – classe 1983 – è dottore di ricerca in Metodologie della Filosofia, docente di Filosofia e Storia nei licei, già collaboratore dell’Università di Messina e autore di testi come In difesa dell’umano. La filosofia di Karol Wojtyla (2021) e Étienne Gilson. Metafisica dell’actus essendi e modernità (2018). Pensatore rigoroso, ma con l’anima di un poeta civile.
Con Le stelle di Dante, Fazio torna a difendere l’umano contro l’omologazione, scommettendo su un Dante liberato dall’accademia, capace di parlare anche a TikTok e alle generazioni perdute nel feed.
Degustazioni sotto le stelle
A rendere l’incontro ancora più “sensoriale”, il contributo di due partner d’eccezione: Tasca d’Almerita, con i suoi vini d’altura, e The Hotel Sphere, che accoglierà i partecipanti tra l’eleganza del Plaza Opéra e il fascino del Principe di Villafranca. Un brindisi al pensiero alto. E a Dante, guida e faro di chi ancora osa pensare.