Undicesimo appuntamento della rassegna “Di Maggio in Maggio 2025”
C’è un uomo solo al buio. O forse è la coscienza stessa della modernità che, sotto forma di chatbot, prende la voce seducente e crudele di Viola. A Palermo, nel ventre incantato e ruvido dell’immobilismo mediterraneo, Vincenzo Profeta presenta il suo nuovo romanzo: un’opera sulfurea, disturbante, provocatoria.
L’appuntamento con la presentazione di Viola – edito da Gog – è fissato nell’ambito dell’undicesimo evento della rassegna “Di Maggio in Maggio – 2025”, in un incontro che si annuncia carico di tensione intellettuale e vertigine linguistica.
Viola: tra il nord del progresso e il sud dell’occulto
Osvaldo, il protagonista, è un incel palermitano, disoccupato, introverso, in lotta con un romanzo che non riesce a scrivere. Dall’altra parte dello schermo, Viola: sofisticata, algida, affascinante, forse reale, forse no. Un’intelligenza artificiale travestita da donna, o viceversa. Un’ossessione.
Nel mezzo: deliri paranoici, transumanesimo, satanismo, new age, nazismo occulto, complottismi assortiti e la Palermo post-apocalittica come sfondo. Un romanzo che Profeta stesso descrive come un “daspo al linguaggio”: perché qui, ogni parola si fa manifesto, ferita, bestemmia, redenzione.
Tra parole e visioni: il dialogo
A conversare con l’autore saranno Vittoria Marsala e Rubina Mendola, scrittrici e intellettuali siciliane, in un confronto che promette scintille. La presentazione sarà più di un reading: un esperimento narrativo in tempo reale, un invito a immergersi in quelle “scritture dal nulla” che cercano Dio e trovano solo simulacri digitali.
Un brindisi per chi ha il coraggio di leggere
Al termine della serata, l’Associazione organizzatrice offrirà un aperitivo, per brindare a chi osa attraversare il confine tra letteratura e abisso.