Torna puntuale ad Alcara Li Fusi l’appuntamento con la Festa del Muzzuni, la festa popolare più antica d’Italia che si celebra ogni anno il 24 giugno, giorno dedicato a San Giovanni Battista.
Tre giorni dedicati a cibo, cultura, escursioni, visite guidate e folklore. Quest’anno la festa si terrà dal 23 al 25 giugno con tanti appuntamenti nel paese nel cuore dei Nebrodi, con un programma ricco di eventi.
In origine la festa coincideva con il Solstizio d’Estate e veniva celebrata il 21 giugno, poi con l’avvento del Cristianesimo è stata spostata il 24 giugno. La Festa del Muzzuni è un’antica festa pagana, risalente al periodo ellenistico e retaggio di un antico rito legato al mondo contadino.
La Notte del Muzzuni
La festa si svolge durante tutta la notte del 24 giugno. All’imbrunire iniziano i preparativi: sui balconi e sulla strada, vengono stese le pizzare, tipici tappeti tessuti con l’antico telaio a pedale e ogni angolo del piccolo borgo dei Nebrodi viene preparato per accogliere gli altarini su quali verrà posto u Muzzuni, una brocca priva di collo (mozzata, appunto), rivestita da un foulard di seta e adorna di ori appartenenti alle famiglie del quartiere.
Dalla sommità della brocca fuoriescono steli di orzo e grano, lavanda, spighe di grano già maturato e dei garofani. Una giovane donna porta fuori il Muzzuni e lo colloca sull’altare. A questo punto inizia la festa vera e propria, con musica e canti popolari, come Chianote e Ruggere canti polifonici che hanno come tema la vita contadina e l’amore.
Origine della Festa del Muzzuni
Secondo la leggenda, dopo la caduta di Troia nel XII sec. a.C., i Greci superstiti abbandonarono la loro Patria e alcuni di loro, guidati da Patrone, sbarcarono sulla costa tirrenica della Sicilia, stabilendosi in un luogo ameno e ricco di sorgenti d’acqua. Qui fondarono l’odierna Alcara.
Questi popoli veneravano divinità agresti come Demetra (della terra), Kore (della vegetazione), Afrodite (dell’amore), Adone (della fertilità), e Dioniso (dell’euforia). E proprio dalla venerazione di queste divinità nacque la Festa del Muzzuni, nato come rito propiziatorio alla fertilità della terra è anche un inno alla natura, all’amore e alla giovinezza.