Fino al 4 dicembre al Museo Diocesano di Catania è visitabile la mostra Sofonisba Anguissola e la Madonna dell’Itria. Il culto dell’Hodighitria in Sicilia dal medioevo all’età moderna.
La mostra, curata da Roberta Carchiolo, Mario Marubbi e Grazia Spampinato, nasce dalla collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali etnea, il Museo civico Ala Ponzone di Cremona e il Museo Diocesano di Catania. Questa partecipazione ha dato vita a un’iniziativa culturale in doppia edizione, una mostra cremonese, appena conclusa, e questa catanese, finanziata dalla Regione Siciliana per un importo di 32 mila euro.
Sotto l’egida della Madonna Hodighitria e della sua reinterpretazione iconografica e devozionale in Madonna dell’Itria, patrona della Sicilia ed emblema della resistenza della cristianità nelle terre occupate dai musulmani, questa esposizione diventa l’occasione per far conoscere al pubblico trame culturali molto articolate che partono dall’Oriente cristiano per giungere sino alla nostra Penisola, dai territori costieri dell’Italia meridionale a quelli dell’Italia settentrionale.
Accanto al tema iconografico una seconda trama si sviluppa intorno alla pittrice Sofonisba Anguissola (1532 ca. – 1625) e alla sua tavola della Madonna dell’Itria custodita nella chiesa della SS. Annunziata di Paternò, restaurata dal Comune di Cremona insieme alla tela della Madonna della Raccomandata della chiesa di S. Maria dell’Alto.
L’incontro tra Sofonisba Anguissola, pittrice cremonese che si forma tra la terra d’origine e la Spagna, ma vive e dipinge anche in Sicilia, diventa un caso esemplare della varietà e della complessità del nostro patrimonio culturale siciliano.