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A Capo d’Orlando in mostra le opere di Yoko Ono

13 Agosto 2022
14 Settembre 2022
Capo d'Orlando
Laboratorio Orlando Contemporaneo
18:30
yoko ono 1
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Dal 14 agosto al 14 settembre il Laboratorio Orlando Contemporaneo di Capo d’Orlando ospiterà la mostra “H E A L” dall’artista giapponese Yoko Ono. La mostra sarà inaugurata sabato 13 agosto a partire dalle ore 18:30.

L’artista presenterà una serie d’installazioni con le quali il pubblico potrà interagire.

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L’artista

L’eclettica artista giapponese Yoko Ono è nata a Tokyo nel 1933 e oggi residente a New York. E’ considerata rappresentante di spicco del movimento FLUXUS, movimento artistico tra i più influenti nato tra la fine degli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60.

La partecipazione, l’effimero e la quotidianità sono sempre stati al centro del lavoro artistico di Yoko Ono, invitando il visitatore a diventare allo stesso tempo spettatore e, occasionalmente, realizzatore delle sua opera. L’artista, invita lo spettatore ad attivare la sua immaginazione, coinvolgendolo nel suo processo creativo, per trovare un nuovo significato nel quotidiano e per contemplare idee e visioni oltre l’esperienza superficiale.

Yoko Ono ha partecipato a numerose mostre importanti, tra cui le Biennali di Venezia, documenta a Kassel e alcuni tra i più importanti musei mondiali.

La mostra

Tra le installazioni presentate nel corso della mostra ci sarà l’opera We’re all Water. Presentata per la prima volta alla Lisson Gallery di Londra nel 1967, l’opera consiste in centodiciotto bottiglie di vetro bianco trasparente, contenenti acqua, ciascuna con una etichetta con sopra scritto il nome di una persona.

Accanto, ci sarà un tavolo rotondo con due sedie, dove la gente potrà scrivere il proprio nome su delle etichette vuote che applicate su altre bottiglie a disposizione, andranno ad aggiungersi a quelle già esposte.

Nel centro dello spazio del LOC, appesi al soffitto, ci saranno undici elmetti originali della Wehrmacht, l’esercito tedesco della seconda guerra mondiale, contenenti PIECES OF SKY frammenti di puzzle di “cielo azzurro” all’interno degli elemetti.
Dopo la sua fuga da Tokyo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, il cielo è apparso ripetutamente nell’opera dell’artista giapponese come metafora della pace, della libertà, dell’inconoscibile e dell’eterno.

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