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“Il tempo dell’attesa”: a Palermo la mostra di Lia Pasqualino e l’omaggio a Letizia Battaglia

23 Dicembre 2022

14 Maggio 2023

Palermo
Villa Zito
Dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00
5 euro
il tempo dell'attesa

Villa Zito a Palermo ospita fino al prossimo 14 maggio la mostra della fotografa Lia Pasqualino “Il tempo dell’attesa“.

Una grande mostra antologica di Lia Pasqualino, con oltre 160 fotografie, che raccontano quasi quarant’anni di vita e di passione, dalle prime fotografie del 1986 nei vicoli del centro storico di Palermo alle ultime scattate nel backstage del film “La Stranezza” e della miniserie televisiva “Solo per passione – Letizia Battaglia fotografa”.

L’esposizione a Villa Zito è a cura di Giovanna Calvenzi, è organizzata da Open Air Art con il sostegno della Fondazione Sicilia in collaborazione con Sicily Art and Culture e con la Fondazione Le Vie dei Tesori.

Considerata una delle più interessanti esponenti della fotografia contemporanea italiana, Lia Pasqualino espone a Palermo le sue fotografie lungo un percorso che si snoda per quindici sale. “Ho sempre utilizzato esclusivamente il bianco e nero – dice Lia Pasqualino – ma in questo caso, la particolare luce delle scene del film, l’atmosfera rarefatta, onirica, mi hanno fatto trovare congeniale l’uso del colore”.

Lia Pasqualino, l’omaggio a Letizia Battaglia

Fotografa di scena di Roberto Andò, Lia Pasqualino è nata in una famiglia di artisti e intellettuali. La nonna era la grande pittrice Lia Pasqualino Noto, sodale di Guttuso e del gruppo dei Quattro. Il padre Antonio, medico e antropologo, ha fondato a Palermo, con la moglie Janne Vibaek, il Museo Internazionale delle Marionette.

Dopo il diploma all’Istituto di Patologia del libro di Roma, e la professione di restauratrice della carta, Lia Pasqualino incontra Letizia Battaglia e Franco Zecchin e dal 1986, anno in cui segue a Palermo un loro corso, si dedica esclusivamente alla fotografia.

 “Quella con Letizia Battaglia – ha raccontato – è stata una relazione artistica e umana importante. Un incontro determinante che ha fatto prendere alla mia vita un nuovo corso. A lei ho voluto dedicare due delle tre nuove sale allestite nell’ambito della mostra antologica a Villa Zito”.

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