Una mostra straordinaria dedicata all’arte leonardesca nel cuore della Valle dei Templi, ad Agrigento. La mostra, curata da Vittorio Sgarbi e Nicola Barbatelli, ha il titolo “La Bottega di Leonardo – La Vergine delle rocce” e ed è allestita nella Villa Aurea, situata nel Parco archeologico della Valle dei Templi, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
All’interno dell’esposizione sarà possibile ammirare per la prima volta in Sicilia la celebre “Vergine Cheramy”, una delle tre versioni de “La Vergine delle rocce” realizzate da Leonardo da Vinci. L’opera proviene da una collezione privata e per l’occasione è stata concessa in prestito. Le altre due versioni sono esposte in modo permanente al Musée du Louvre di Parigi e alla National Gallery di Londra.
La mostra espone altri dieci importanti dipinti dei famosi allievi della Bottega leonardesca, che consentiranno di riscoprire l’ambiente e i linguaggi espressivi di Leonardo, le influenze dall’ultimo quarto del Quattrocento fino alla prima metà del Cinquecento.
Sarà visitabile fino al 31 dicembre, con un costo d’ingresso di 13 euro, che comprende anche la visita al Parco archeologico. Durante il periodo estivo, sarà possibile visitarla anche in notturna.
I dettagli della mostra
La mostra è imperniata sul tema della Vergine delle Rocce di Leonardo, nella versione “Cheramy” declinata su altri importanti dipinti degli allievi del grande maestro, allo scopo di proporre un percorso narrativo incentrato sulla libertà intellettuale e sulla profonda capacità di ricerca dell’arte leonardesca.
In tale direzione viene messa in evidenza proprio la capacità di connotare, nell’ambiente fecondo della leggendaria bottega, affascinanti linee di discendenze artistiche e culturali.
La scelta del luogo dell’esposizione in Sicilia, nella Valle dei Templi di Agrigento, contestualizza le opere in un ambiente profondamente diverso ma archetipico e di grande valore evocativo. In questo senso il progetto artistico assume il senso di un abbraccio sfidante tra le forme, i colori, le intuizioni e i paesaggi diversissimi, ma intrecciati nel messaggio universale dell’arte e del genio, di patrimoni che parlano all’umanità e all’eternità.