Miti, Eroine e Ribelli, tra Caravaggio, Artemisia Gentileschi e Tamara de Lempicka è il titolo della mostra, tutta al femminile, che fino al 23 ottobre sarà ospitata nei locali del settecentesco ex collegio dei Padri Gesuiti a Noto, oggi ribattezzato Convitto delle Arti, Noto Museum.
Prodotta e organizzata da Gianni Filippini e Florinda Vicari per Mediatica – World Company Ideas, la mostra è curata da Pierluigi Carofano e Tamara Cini, con il patrocinio del ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana e del Comune di Noto.
L’importante appuntamento cade nel ventennale dell’iscrizione di Noto nella World Heritage List dell’Unesco, capofila delle otto città tardo-barocche che seppero risorgere all’indomani del terremoto del 1693. Tra i possenti muri dell’ex collegio prenderà forma e si snoderà un intrigante, suggestivo e variegato viaggio nel mondo femminile attraverso i secoli.
Come ha sottolineato Corrado Figura, sindaco di Noto: “La mostra è un intrigante e meraviglioso viaggio nel mondo femminile, dove sono presentate vite e personalità determinate, imprudenti, virtuose, passionali e coraggiose pronte a combattere una lotta ideologica con il proprio tempo, superando ostacoli, incomprensioni soprusi e condanne.
Donne straordinarie e, per certi versi, avventurose, irriducibili e pasionarie, che seppure provenienti da mondi diversi, con stile, delicatezza, tenacia, ma anche irrequietezza, ostinazione, disobbedienza, ribellione e intraprendenza hanno saputo affrontare nel tempo, e sempre con grande coraggio, innumerevoli e complicate situazioni. I visitatori si troveranno davanti a ritratti di donne che con il loro impegno civile, nel mondo dell’arte e della letteratura, hanno svolto un ruolo determinante e contribuito a scrivere importanti pagine della storia.
In questo singolare percorso sulle orme di donne che hanno rifiutato il ruolo marginale al quale venivano, a volte anche con la forza, relegate, pronte a rinnegare il dominio maschile e a opporsi alle discriminazioni ci si imbatterà in opere di Caravaggio (la “Maddalena Addolorata”, con un inedito documento dell’Archivio di Stato di Roma che getta nuova luce sull’opera), Guercino, Gian Lorenzo Bernini, Tamara de Lempicka, Artemisia Gentileschi, Orazio Gentileschi, Giovanni Boldini, Alessandro Turchi, Francesco Trevisani, Pietro Ricchi, Felice Ficherelli, Frederik van Valckenborch, Giovanni Antonio Galli, Felice Carena, Antonín Procházka, Marco Lodola (con i suoi particolari studi su Evita Peron) e tanti altri artisti.
Una ritrattistica tutta al femminile composta da personaggi virtuosi dei vari tempi, di cui è facile avvertire vita e sentire. Non più schiave di brutali stereotipi, ma artefici dei loro destini.