Il Convento del Carmine di Marsala ospita dal 2 aprile al 4 giugno un omaggio all’artista palermitano Momò Calascibetta, protagonista di un’antologica che dagli anni Ottanta a Milano arriva alle ultime tavole del 2020.
Visionario e grottesco, ironico e irriverente, sceneggiatore e maniaco del dettaglio di una pittura al contempo colta e pop. Si intitola “Momò Calascibetta. L’ironia del disincanto” ed è la mostra con cui, a pochi mesi dalla prematura scomparsa, la Pinacoteca di Marsala rende omaggio all’artista che scelse questa città – la sua luce, il suo mare, i suoi vibranti tramonti sulle saline – di ritorno in Sicilia dopo trentacinque anni trascorsi a Milano.
Al Convento del Carmine di Marsala la narrazione prende il via dal 1983, con il libro d’arte “Una commedia siciliana”, un racconto di Sciascia stampato a tiratura limitata e corredato da nove acqueforti di Calascibetta (oltre alle illustrazioni di Bartolo di Raffaele) che sarà esposto al Convento.
Visite dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00. In occasione della Pasqua, domenica 9 aprile, la mostra sarà aperta solo nel pomeriggio. Chiusi per il lunedì di Pasquetta.