Palazzo Oneto di Sperlinga a Palermo ospita Nomad, la personale di Paul Harbutt. La mostra è visitabile fino al 28 febbraio e toccherà tre musei italiani a partire dal capoluogo siciliano.
Si tratta di una rappresentazione immediata in stile cartoon, dove la bellezza della linea è volutamente valorizzata attraverso il tratto spesso e deciso dell’inchiostro.
A cavallo del XX secolo, l’Italia, soprattutto il Sud, compresa la Sicilia, è stata il punto di partenza della fuga disperata di oltre quattro milioni di immigrati verso gli Stati Uniti. Nell’ultimo decennio, con un’inversione storica, l’Italia ha assorbito a sua volta oltre un milione di nuovi immigrati provenienti dall’Africa, dal Medio Oriente e da altri Paesi. Palermo, in particolare, ospita un afflusso galvanizzante che ha visto il 35% della popolazione locale come immigrato che parla 25 lingue. Molti attribuiscono una nuova energia cosmopolita a Palermo a questo vivace rinnovamento demografico della città.
Nel corso delle sue mostre, Paul Harbutt – classe 1947, nato a Londra, che vive a New York – collaborerà con le agenzie e gli educatori locali. L’obiettivo è coinvolgere le comunità di immigrati in modi dinamici e inclusivi, al fine di generare modi in cui l’arte e le attività culturali possano concentrarsi sulla fluidità culturale.
Utilizzando l’arte come veicolo di impegno sociale e riconoscendo la sua capacità di trascendere i confini culturali e sociali, può diventare una forza per ispirare gli altri a scegliere nuovi percorsi, dando anche un significato sostanziale alla vita degli immigrati giovani e dotati.