A dieci anni dalla sua scomparsa, Palermo ricorda Andrea Di Marco con una mostra concepita, sin dal luogo e dall’allestimento, come un omaggio alla sua poetica figurativa.
La mostra Pegno organizzata dall’Archivio Andrea Di Marco con il contributo di Elenk’Art e della Galleria Bonelli in collaborazione con la Fondazione Sicilia, è curata da Sergio Troisi e Alessandro Pinto è visitabile fino all’8 gennaio 2023.
Sono circa trenta i lavori collocati nei grandi ambienti del Monte dei Pegni di Palazzo Branciforte, oggi sede della Fondazione Sicilia, in un dialogo serrato con le scaffalature lignee che a perdita d’occhio percorrono le sale.
Il titolo scelto per l’esposizione del resto non è affatto casuale, perché si riferisce non soltanto al luogo ma anche alla semplicità elusiva di molti titoli scelti da Di Marco per le sue opere.
La memoria dei poveri oggetti consegnati in pegno si intreccia così con le cose dipinte da Di Marco in bilico silenzioso tra attesa e abbandono: sedie, poltrone, biciclette, giocattoli, ombrelloni, abiti, stoffe, ma anche saracinesche abbassate su strade deserte e motoape cariche di cassette. Tutti temi ricorrenti nella sua produzione, in una sorta di inventario insieme fisico e mentale che la resa della materia pittorica, in apparenza così neutra e come impersonale, carica di una straniata fissità malinconica.