All’Oratorio di Santa Cita in programma dal 20 al 30 settembre la Rassegna di Musica antica del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo. Sei appuntamenti dedicati alla produzione musicale fra XVII e XVIII secolo, gli anni in cui Giacomo Serpotta decorava l’aula di Santa Cita con i suoi bellissimi stucchi per esaltare l’intervento della Madonna nella lotta fra Cristiani e infedeli.
La rassegna è a cura del Dipartimento di Musica antica, coordinato da Ignazio Schifani. Ecco il programma completo:
20 settembre
“Orpheus Britannicus, in the Stars with Diamonds”
Singolare omaggio a Henry Purcell, che veniva appunto chiamato Orfeo britannico, ripreso dall’omonima raccolta a stampa. Il testo è a cura di Piero Cartosio. Le musiche di Blow, Locke, Banister e Matteis affiancano diverse significative composizioni di Purcell. La regia e la voce recitante sono dell’attore, cantante e strumentista Maurizio Maiorana; Piero Cartosio direttore musicale e flauto dolce. Enrico Dibennardo al clavicembalo, Andrea Beatriz Lizarraga violino.
22 settembre
“Musiche al tempo di Alessandro Scarlatti”
Sonate e arie per controtenore, violoncello e viola da gamba concertanti e basso; direttore e viola da gamba Nereo Luigi Dani, Giuseppe Montagno controtenore, Carmelo Nicotra violoncello, Edvige Correnti clavicembalo e organo. In programma preziosi ascolti di Antonio Vivaldi, Benedetto Marcello, Alessandro Scarlatti, Giovan Battista Pergolesi e Antonio Caldara.
24 settembre
“Apollo e le muse”
Recital del clavicembalista Basilio Timpanaro su musiche tratte da “Hexachordum Apollinis”, 6 Arie con variazioni di Johann Pachelbel e “Musikalischer Parnassus”, 9 suite per il cembalo di Johann Caspar Ferdinand Fischer. La prima è una raccolta composta da Pachelbel nel 1699; sul frontespizio è raffigurata la lira a sei corde di Apollo, un organo a canne e un clavicembalo per eseguire brani “per il piacere degli Amici delle Muse”. La seconda contiene nove suite di danze per clavicembalo intitolate alle nove Muse, composte da Fischer. A Santa Cita Timpanaro eseguirà le Arie I, II e III di Pachelbel e “Calliope”, “Euterpe”, “Polymnia” e la suite più nota di Fischer: “Uranie” che, secondo alcune interpretazioni, si ispira alla storia di Orfeo ed Euridice.
26 settembre
“Il violino virtuoso fra ‘600 e ‘700”
Con Nicholas Robinson e Giulio Plotino (violini), Andrea Fossà (violoncello), Ignazio Maria Schifani (clavicembalo). Anche in questo caso verranno eseguiti brani di raro ascolto di Dario Castello (1602-1631), Tarquinio Merula (1595-1665), Marco Uccellini (1603-1680), Biagio Marini (1594-1663) e Maurizio Cazzati (1616-1678), accanto a sonate di Bach, Corelli, Purcell e Biber.
28 settembre
“Dresda scintillante”
Dedicato alla musica virtuosistica alla corte di Dresda nella prima metà del XVIII secolo. In programma musiche di Haendel, di Pisandel, di Heinichen e di Graun con Weichao Huang (contralto), Ermes Pecchinini e Angelo Caruso (corni), Nicholas Robinson e Giulio Plotino (violini), Gabriele Politi (viola), Andrea Fossà (violoncello), Basilio Timapanaro (basso continuo).
30 settembre
“La fantasia è l’occhio dell’anima”
Guido Morini conclude la Rassegna, esplorando nuove vie nell’interpretazione della musica italiana del XVII secolo nel recital per clavicembalo dal titolo La fantasia è l’occhio dell’anima. In programma musiche di Frescobaldi, Bach, Couperin e dello stesso Morini.