Un’anteprima tra parole, musica e identità per inaugurare la 44ª edizione del festival
Nel cuore pulsante della Valle del Belìce, laddove le ferite del terremoto sono divenute forme d’arte, Gibellina si prepara a inaugurare la sua 44ª edizione delle Orestiadi, il festival che da oltre quarant’anni trasforma la città in un crocevia di teatro, musica, arti visive e sperimentazione. Il viaggio prenderà il via con un’anteprima intensa e poetica: due giornate, il 27 e 28 giugno 2025, dedicate al dialogo tra passato e futuro, preludio ideale a un’edizione che, fino al 3 agosto, attraverserà il Baglio Di Stefano e il Cretto di Burri, in un percorso che celebra la recente designazione di Gibellina come prima Capitale italiana dell’arte contemporanea per il 2026.
Emilio Isgrò, cittadino onorario e anima fondativa delle Orestiadi
Il primo giorno, venerdì 27 giugno, sarà consacrato a Emilio Isgrò, artista simbolo del festival, che verrà insignito della cittadinanza onoraria di Gibellina. Alle ore 12:00, presso il Museo delle Trame Mediterranee, sarà presentata la nuova opera dell’artista, “Ludovico in bianco”, dedicata a Ludovico Corrao, padre visionario della rinascita culturale della città. Seguiranno, alle 18:00, la cerimonia ufficiale al Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao e, a seguire, la presentazione del suo libro “Io non cancello. La mia vita fraintesa” (Solferino, 2024). La giornata si chiuderà con la lettura scenica di Vincenzo Pirrotta da “San Rocco legge la lista dei miracoli e degli orrori”, tributo teatrale alla forza evocativa dell’opera di Isgrò.
La Notte del Contemporaneo: performance e suoni nell’architettura della città
Il 28 giugno sarà una notte di veglia artistica, con Gibellina che si farà teatro a cielo aperto. Diretto da Alfio Scuderi, il progetto “La Notte del Contemporaneo – Gibellina città Teatro” animerà con suoni, parole e visioni i luoghi-simbolo dell’urbanistica utopica della città ricostruita.
Ecco il programma della serata:
- Ore 19:00 – Sistema delle Piazze di Franco Purini e Laura Thermes:
Angelo Sicurella dà vita ai suoi “Suoni delle piazze”, installazione sonora d’autore. - Ore 20:00 – Palazzo di Lorenzo di Francesco Venezia:
Il violinista Alexander Balanescu in un emozionante recital “Solo”. - Ore 21:00 – Anfiteatro della Chiesa Madre di Ludovico Quaroni:
Ferruccio Spinetti e Giovanni Ceccarelli con il progetto musicale “More Morricone”. - Ore 22:00 – La Città di Tebe di Pietro Consagra:
Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite reinterpretano Lucio Dalla in “L’anno che verrà”. - Ore 23:00 – La Porta del Cremlino di Pietro Consagra, Orto Botanico:
Il visionario N.A.I.P presenta “Silencio – omaggio sonoro a David Lynch”, esperimento di suono immersivo e suggestione cinematografica.
Una vera e propria maratona di arte site-specific, che attraversa generi e linguaggi, anticipando l’anima del festival che, dal 4 luglio, porterà in scena 18 spettacoli, 4 mostre e 5 presentazioni di libri, nel segno dell’incontro tra le arti e della rigenerazione creativa del territorio.