Una serata americana per aprire la XV edizione del festival internazionale
La città di Palermo, con il suo cuore barocco e le sue notti di scirocco, si fa culla di un’America sinfonica, quella dove il jazz si tinge di poesia, il classico vibra di swing e le note raccontano sogni tra grattacieli e pianoforti. La 15ª edizione di Palermo Classica si apre con un omaggio alla musica americana del Novecento, un tributo al coraggio sperimentale di tre giganti: George Gershwin, Duke Ellington e Leonard Bernstein.
100 anni di Concerto in Fa: il capolavoro di Gershwin in scena a Palermo
Era il 1925 quando George Gershwin, newyorkese dallo spirito ribelle e sinfonico, consegnava alla storia il suo Concerto in Fa. A distanza di un secolo, Palermo ne celebra la potenza evocativa, la fusione ardita tra linguaggio classico e anima afroamericana, tra Carnegie Hall e Cotton Club.
A interpretare questa partitura monumentale sarà il giovane e brillante Clayton Stephenson, talento internazionale del pianoforte, capace di unire tecnica cristallina e temperamento narrativo. Con lui, sul palco, la Palermo Classica Symphony Orchestra guidata dal direttore Roberto Beltran-Zavala, già noto per il suo tocco elegante e la visione dinamica del repertorio contemporaneo.
Ellington e Bernstein: l’America tra swing e Broadway
La serata si arricchisce con le suggestioni notturne di Duke Ellington, il Duca che ha fatto del jazz un linguaggio colto, e con le danze urbane di Leonard Bernstein, genio della commistione tra palcoscenico e strada. Le loro composizioni, cariche di ritmo e umanità, restituiranno allo spettatore un affresco pulsante della modernità musicale americana.
Palermo Classica: non solo musica, ma un ponte tra mondi
Con questo concerto d’apertura, Palermo Classica conferma la sua vocazione di crocevia culturale, dove tradizione e innovazione si danno appuntamento sotto le stelle del Mediterraneo. Un festival che è molto più di una rassegna: è una dichiarazione d’amore per la musica senza confini.