Per la perfezione delle proporzioni e la bellezza del contesto naturale in cui è inserito, il Teatro Greco di Siracusa rappresenta uno dei monumenti più straordinari della nostra Isola. La sua canvea, di oltre 135 metri di diametro, poteva ospitare circa 15 mila spettatori e per questo era considerato uno dei teatri più grandi del mondo greco.
Il prestigio senza tempo del Teatro Greco di Siracusa
Il Teatro Greco di Siracusa, opera dell’architetto Damocopo detto Mirylla, è situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis, sulle pendici sul lato sud del colle Temenite. Fin dai tempi più antichi il teatro gode ti grande fama, tanto che tragediografi e commediografi consideravano un onore vedervi rappresentate le loro opere. Secondo fonti storiche, Eschilo, uno dei maggiori tragediografi greci, vi rappresentò nel 470 a.C. la sua tragedia “Le etnee”. Probabilmente furono rappresentate anche le opere di Dionisio I e dei tragediografi ospitati alla sua corte, tra cui Antifonte.
Secondo gli studi, la costruzione del teatro risale tra il 238 e il 215 a.C., mentre l’impianto attuale è quello successivamente trasformato in epoca romana. In particolare, la cavea venne modificata in forma semicircolare, tipica dei teatri romani, anziché a ferro di cavallo, come d’uso per i teatri greci.
Caratteristiche principali
Gli architetti dell’epoca sfruttarono la morfologia del suolo e la pendenza del terreno per dare sostegno e stabilità alla cavea. Inoltre, in questo modo tutti gli spettatori potevano avere una visuale ottima della scena e un’acustica perfetta. Una delle caratteristiche fondamentali dei teatri greci era proprio quella di permettere a tutti gli spettatori, anche a quelli seduti nelle ultime file e nei posti più laterali, di udire nitidamente la voce degli attori. Questa particolarità è riscontrabile tutt’oggi al Teatro Greco di Siracusa, dove gli spettatori rimangono sbalorditi nell’udire nitidamente ogni suono e voce, anche senza l’ausilio di microfoni.
Inoltre, la sua posizione sul colle Temenite regala ai visitatori un panorama mozzafiato: da lì, infatti, si gode della vista panoramica sul porto e sull’isola di Ortigia.
Per quanto riguarda la struttura, ai piedi della cavea si trova l’orchestra: in questo spazio si muovevano i danzatori e il coro. Qui trova spazio anche il thymele, un altare dedicato a Dioniso, la divinità che presiedeva al teatro e all’azione drammatica. Alle spalle dell’orchestra, invece, si trovava la scena o edificio scenico (oggi completamente perduto) che serviva agli attori per prepararsi alla rappresentazione.
Al di sopra del teatro, si trova una terrazza, scavata nella roccia, accessibile da una gradinata centrale e da una strada incassata, nota come “via dei Sepolcri”.
Il Teatro oggi
Nonostante il trascorrere dei secoli, il Teatro Greco di Siracusa è ben conservato. La canvea è quasi interamente intatta, ad eccezione gli ultimi posti ormai andati perduti. Anche per questo tutt’oggi il Teatro Greco continua ad ospitare non solo rappresentazioni classiche, ma anche concerti e spettacoli estivi di musica, lirica e danza.