Tornano per la nona edizione le Feste Archimedee, il festival dedicato ai giovani. Siracusa ancora una volta si trasforma in capitale del talento giovanile; mentre Ortigia sarà il teatro a cielo aperto in cui andrà in scena il “genio giovanile” in tutte le sue forme d’arte.
Il 17 e il 18 giugno nel suggestivo scenario di piazza Minerva, fra vicoli, piazze, chiese e templi. Due giorni di musica, arte, scienza e cultura dedicati al talento e al genio giovanile, per eleggere Siracusa capitale mediterranea dell’infanzia e dei giovani.
Il festival
Le Feste Archimedee nascono con l’obiettivo di attivare, promuovere e valorizzare i migliori estri giovanili del territorio. Ogni anno vengono costituite delle sezioni tematiche (teatro, arte, musica, danza, letteratura e scienza) in cui si presentano opere sperimentali che concorrono al riconoscimento del premio Feste Archimedee. Il premio sarà consegnato anche a personalità che si sono particolarmente distinte in ambito artistico, culturale, scientifico e politico per interventi a favore del mondo giovanile. Nessun intento competitivo, piuttosto il desiderio di offrire esempi di genialità che siano sprone e stimolo soprattutto per gli adulti.
Feste Archimedee 2022: cosa ci aspetta
Il cartellone di questa nona edizione è ricco di eventi: si alterneranno laboratori scientifici e artistici, una mostra di fotografia sullo storico delle Feste realizzata da Marcello Bianca, esibizioni musicali, canore e di danza. Spazio anche alla break-dance, con la straordinaria esibizione di Alis Bianca. Sul palco anche la ballerina siracusana Serena Marchese, tra le protagoniste dell’edizione 2021 della trasmissione Amici. Spazio anche a un mega torneo di scacchi, a cui prenderanno parte 64 piccoli partecipanti. E tanto altro ancora.
L’evento prenderà il via il 17 giugno alle ore 19:00 e si concluderà il 18 giugno con la partecipazione straordinaria di Luca Barbarossa.
“Sarà un’edizione della resilienza e della rinascita- anticipa Carlo Gilistro, pediatra siracusano ideatore della kermesse-, l’opportunità di far uscire allo “scoperto” i nostri bambini, i nostri ragazzi, per riappropriarsi delle piazze e di splendidi siti del nostro centro storico; per dare spazio alla loro vivacità intellettuale, artistica e alla vita sociale reale, concreta, fatta di odori, sapori e soprattutto colori, in un mondo che è stato reso da pandemia e guerre davvero grigio e cupo”.
Per tutte le info sul programma visita il sito dedicato.