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“Iliade. Il gioco degli dèi” di Alessio Boni: tragedia e potere a Palermo, Agrigento e Modica

Alessio Boni presenta “Iliade. Il gioco degli dèi” nei teatri siciliani: Palermo (9-20 febbraio), Agrigento (12-13 febbraio) e Modica (25-26 febbraio 2025).
12 Febbraio 2025
26 Febbraio 2025
Agrigento, Palermo, Modica (RG)
Teatro Pirandello, Teatro Golden, Teatro Garibaldi
Vari orari
Da € 18,70

Info e tickets: teatro.it

 

Iliade il gioco degli dèi in Sicilia
Iliade il gioco degli dèi in Sicilia

Gli dèi immortali. In una notte di collera, capriccio e vendetta, si stagliano sull’orizzonte della tragedia umana. Sono gli artefici di tutto, ma non hanno mai colpa. Quella degli dèi, una commedia eterna, ma che si fa tragica nell’inesorabile destino degli uomini. Alessio Boni porta in scena, con il suo tocco inconfondibile, una riflessione lucida e mai banale sulla perdita del potere e sull’inevitabile declino di chi sembrava eterno. Iliade. Il gioco degli dèi è un viaggio vertiginoso nell’abisso del mito, dove l’invincibile non è altro che una maschera che si sgretola, lasciando in vista la fragilità di chi regge le redini del mondo.

Gli dèi decaduti: tra miti e realtà

Il palcoscenico si accende per raccontare un universo che ha conosciuto la gloria e ora affronta la sua fine. I protagonisti di questa storia sono gli dèi, quelle divinità che un tempo dominavano il destino degli uomini con un gesto, un lampo di ira o di giustizia. Ma ora, quelle stesse divinità sono ridotte a immagini sbiadite, figure pallide che non riescono a spiegarsi l’origine della loro caduta. Qualcosa è cambiato, e il loro tramonto si riflette nella vita dei mortali, che di loro sono sia causa che vittime. Sono capricciosi e vendicativi, certo, ma ora l’incanto che li avvolge non basta più a celare la loro fragilità. Un tema universale, dunque, quello della decadenza, che si fa metafora di ogni potere e di ogni impero destinato a svanire.

La direzione di Alessio Boni: tra dramma e riflessione

Alessio Boni, da sempre acuto interprete della tragedia, riesce a fondere il rigore della tragedia classica con la freschezza del suo spirito contemporaneo. Con Iliade. Il gioco degli dèi, l’attore e regista non solo affronta un’opera letteraria universale, ma ne estrae il lato oscuro, quello che riguarda il nostro presente. L’opera si concentra su una riflessione esistenziale, quasi filosofica, che si fa carne sul palcoscenico: gli dèi non sono più tali, ma uomini travestiti da potere, che non sanno come fermare la loro caduta. Tra epiche battaglie e rimorsi infiniti, il mito greco si fa specchio dei nostri giorni. Un gioco di specchi, in cui i protagonisti si vedono in una luce che non è più quella della gloria, ma della disperata ricerca di una spiegazione che non arriva mai.

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Gli spettacoli in Sicilia: tra storia e teatro

Dall’antica Sicilia, cuore pulsante del teatro classico, la produzione di Boni si fa una riscoperta delle radici e, al contempo, una riflessione sull’attualità. Il Teatro Pirandello di Agrigento, il Teatro Golden di Palermo e il Teatro Garibaldi di Modica ospiteranno, dal 9 febbraio al 26 febbraio 2025, uno degli spettacoli più attesi della stagione teatrale. Le date sono rigorosamente segnate: a Palermo, il Teatro Golden aprirà le sue porte dal 9 al 20 febbraio, con orari serali alle ore 21:00 e una replica pomeridiana il 20 febbraio alle 18:00. A Agrigento, al Teatro Pirandello, lo spettacolo sarà in scena dal 12 al 13 febbraio, con il seguente orario: 12 febbraio alle 21:00 e 13 febbraio alle 17:30. A Modica, infine, la pièce chiuderà il ciclo dal 25 al 26 febbraio, con orari alle 21:00.

Ogni luogo non è scelto a caso: la Sicilia, culla di storia, mito e dramma, è la terra ideale per una rappresentazione che non vuole solo ripercorrere i classici, ma interrogarli.

Un capolavoro da non perdere

Con Iliade. Il gioco degli dèi, Alessio Boni non si limita a narrare una storia, ma ci invita a riflettere sulla nostra condizione umana, sul nostro rapporto con il potere e sulla sua fine inevitabile. Un’opera che solleva interrogativi esistenziali, ma che, come ogni grande tragedia, lascia anche spazio all’ironia e alla speranza. Non è solo un dramma antico, ma un monito che arriva fino ai giorni nostri, per chi sa leggere tra le righe. La decadenza degli dèi è, forse, la più grande lezione che possiamo imparare.

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