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Nicodemo in scena al Teatro Garibaldi di Modica: spiritualità e teatro tra luce e tenebra

Modica, sabato 12 aprile alle 20.30 al Teatro Garibaldi va in scena “Nicodemo – La ricerca della Verità”, spettacolo teatrale tra spiritualità e riflessione.
12 Aprile 2025
Modica (RG)
Teatro Garibaldi
Ore 20:30

Tickets: Botteghino Teatro Garibaldi

Nicodemo in scena al Teatro Garibaldi di Modica
Nicodemo in scena al Teatro Garibaldi di Modica

Un sabato di luce e tenebra: l’anima in scena

Sabato 12 aprile alle 20.30, il sipario del Teatro Garibaldi di Modica si aprirà su un’opera che non è solo spettacolo, ma liturgia laica, rappresentazione sacrale del dubbio, dell’ascolto, della fragilità e del risveglio. “𝑵𝑰𝑪𝑶𝑫𝑬𝑴𝑼𝑺 – La ricerca della Verità lungo la via della passione”, tratto liberamente da Via Crucis – Con Nicodemo sui passi ultimi della Verità di Don Crescenzio Mucia, è un’esperienza teatrale immersiva, capace di abitare la carne e lo spirito dello spettatore.

Nel cuore barocco di Modica, tra i decori neoclassici e il velluto rosso di una delle sale più affascinanti del Sud Italia, la scena si trasforma in un paesaggio interiore, dove i suoni, le luci e le voci scavano nei silenzi dell’anima.

Il Teatro Garibaldi: un altare di emozioni e memoria

Incastonato come un cammeo nel centro storico, il Teatro Garibaldi di Modica non è solo luogo fisico, ma custode di memoria, tempio di parola e bellezza. Inaugurato alla fine del XIX secolo, è da sempre crocevia di arte, civiltà e teatro popolare, rifugio e specchio per una città che da millenni sa mescolare pietra e preghiera, carne e spirito.

Qui, tra stucchi dorati e drappeggi ottocenteschi, la spiritualità si fa spettacolo e la cultura si rinnova in ogni gesto attoriale. Il palcoscenico del Garibaldi non ospita eventi: li trasforma in riti collettivi.

Nicodemo: l’uomo, il dubbio, la notte

Giorgio Vicari, regista e artigiano del sacro in forma scenica, guida il pubblico in un viaggio interiore e universale: la notte dell’anima di Nicodemo, figura ai margini del Vangelo, si fa specchio per chiunque abbia interrogato la vita, il mistero, la fede.

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Il testo si snoda lungo la Via della Croce, ma non segue le orme della sofferenza con occhi dolenti: piuttosto, sonda le zone grigie della coscienza, le domande sospese, le esitazioni di chi assiste alla Verità ma non sa se riconoscerla. Non una narrazione edificante, ma un poema scenico fatto di suoni ancestrali, luci crepuscolari, canti come preghiere e respiri come confessioni.

Rinasce chi ascolta

In scena, non solo la storia di un uomo che segue da lontano un destino che lo attrae e lo spaventa, ma l’archetipo dell’attesa, dell’ascolto, del cambiamento che nasce dallo sprofondare nella notte. E forse, come suggerisce l’autore, non è Nicodemo a rinascere, ma ciascuno di noi. A patto che si abbia il coraggio di sostare, per un attimo, sotto la Croce della propria coscienza.

Un appuntamento da vivere come preghiera silenziosa

La potenza evocativa del testo di Don Crescenzio Mucia, arricchita dalla regia ispirata di Vicari, diventa materia viva grazie a un allestimento che non chiede di essere applaudito, ma sentito. E in una stagione dominata dalla frenesia del “fare”, questo spettacolo invita a fermarsi, ad ascoltare il respiro lento del senso, della spiritualità, della domanda senza risposta.

Il Teatro Garibaldi di Modica, in questo appuntamento, si fa cattedrale del dubbio, spazio in cui arte e fede, teatro e spiritualità, si sfiorano senza confondersi, come la notte e l’aurora.

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