Un festival che unisce arte, mito e paesaggio, dal 28 giugno al 30 agosto
C’è una Sicilia di pietra che non crolla, ma si fa teatro vivente. Torna anche quest’anno, con la sua 21ª edizione, il festival Teatri di Pietra Sicilia, che dal 28 giugno al 30 agosto 2025 accenderà più di 80 spettacoli in 19 straordinari siti archeologici e paesaggistici, distribuiti in 7 province dell’isola.
Un evento che è rito collettivo e rete culturale, sotto la direzione artistica di Aurelio Gatti, con l’obiettivo di connettere comunità, territori, artisti e memoria attraverso la forza evocativa delle arti performative.
L’inizio: Solunto, sabato 28 giugno con Ernesto Maria Ponte
Si comincia il 28 giugno 2025 nell’Area Archeologica di Solunto a Santa Flavia (PA), con la prima nazionale dello spettacolo “Andromeda e Perseo” di e con Gianfranco Perriera, Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco. Un racconto che intreccia mito e contemporaneità, interrogandosi sulla gentilezza come atto di resistenza in tempi bui.
La rete dei luoghi: un festival che attraversa l’isola
La manifestazione si estende da nord a sud, da est a ovest, toccando luoghi di straordinaria bellezza e rilevanza storica:
- Area Archeologica di Solunto e Tempio della Vittoria di Himera nel palermitano
- Parco Archeologico di Eraclea Minoa, Cattedrale Antica di Montevago, Chiesa Madre di Caltabellotta, Villaggio Bonsignore (AG)
- Parco Archeologico Palmintelli a Caltanissetta
- Teatro Akrai a Palazzolo Acreide e Loggiato San Sebastiano a Melilli (SR)
- Agorà di Halaesa a Tusa (ME)
- Castello di Sperlinga (EN)
- Tempio di Hera nel Parco Archeologico di Selinunte (TP)
Una rete teatrale diffusa, radicata nel paesaggio e nel mito, che offre a ogni spettatore un’esperienza immersiva nella storia e nella bellezza.
Le prime nazionali e i grandi classici
Oltre alla prima di Andromeda e Perseo, la stagione ospiterà altre prime nazionali come:
- Medusa (Compagnia Arpa)
- Danza delle Baccanti (Remo Anzovino)
- Le lacrime delle donne (regia di Manuel Giliberti)
- Del Labirinto e altre storie con Rino Di Martino
Non mancano titoli già noti ma sempre attuali, come De Rerum Natura, Ecuba, Penelope vs Ulisse, Odìsseo Superstar, Vivere Diversi, Pluto o il dono della fine del mondo e l’omaggio a Pirandello con Questo, Codesto e Quello.
Un teatro che fa pensare, un festival che fa rete
«Il teatro è il miglior strumento per valorizzare il nostro grande patrimonio, a condizione che rimanga integro nella sua funzione di rito collettivo», dichiara il direttore artistico Aurelio Gatti. Una filosofia che guida ogni aspetto del festival: fare rete, valorizzare l’identità dei luoghi e delle comunità, creare una continuità tra passato, presente e futuro.
I Teatri di Pietra non sono solo un evento culturale, ma una dichiarazione poetica di esistenza e resistenza della Sicilia più profonda, dove ogni rovina è inizio, ogni palco è rito, ogni sera d’estate è un invito a pensare.