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Mostra di Antonietta Mazzamuto: l’urban sketching tra denuncia sociale e bellezza naturale ad Artètika

Il 13 settembre alle 18:30, presso la galleria Artètika, Antonietta Mazzamuto inaugurerà “Non ti ho mai amato”, una mostra che riflette su bellezza naturale e disastri umani.
13 Settembre 2024
26 Settembre 2024
Palermo
Galleria Artètika
Lun-Ven 10-13 e 17-20 | Sab 10-13
Ingresso libero
Il bosco eolico di Antonietta Mazzamuto
Il bosco eolico di Antonietta Mazzamuto

Urban sketching tra poesia e denuncia sociale

Come un flusso ininterrotto di immagini e pensieri, gli Urban Sketchers disegnano la vita urbana, trasformando un semplice taccuino in opera d’arte. È un movimento nato nel 2007, sotto il cielo plumbeo di Seattle, che ha catturato la spontaneità del quotidiano per restituirla in una forma essenziale e sublime. Tra gli interpreti di questo linguaggio visivo c’è l’artista palermitana Antonietta Mazzamuto, che inaugurerà la sua mostra, “Non ti ho mai amato”, venerdì 13 settembre, alle ore 18:30, presso Artètika, in via Giorgio Castriota 15.

La mostra, voluta dalle galleriste Gigliola Beniamino ed Esmeralda Magistrelli, sarà introdotta da Leonardo Di Franco, presidente dell’Accademia di Belle Arti. Un incontro che si prolungherà fino al 26 settembre, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, e il sabato dalle 10 alle 13.

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Sono venti le opere in esposizione: acrilici, acquerelli e schizzi su carta che denunciano il passaggio devastante dell’uomo sulla Madre Terra, una natura splendida, violata e profanata. Come raccontano le stesse galleriste: «Le pale eoliche, slanciate in un paesaggio siciliano, si presentano con una bellezza inquietante; mentre la plastica, che forma un paesaggio industriale immaginario, ironicamente simile a una fabbrica con fumi e ciminiere dipinte, svela l’insensatezza dell’uomo». La mostra è un confronto serrato tra il paradiso terrestre e un inferno di creazione umana.

La critica di Massimiliano Reggiani

Con la lucidità di un osservatore romantico, il critico Massimiliano Reggiani descrive la potenza evocativa di Mazzamuto: «Il suo linguaggio è quello dei taccuini di viaggio dei grandi aristocratici del Settecento. In ogni suo tratto, la precisione minuziosa del disegno lascia spazio alla luce, come a volersi aggrappare a quell’ultimo candore che l’uomo non ha ancora contaminato. Ma è un grido d’allarme, una dicotomia tra la bellezza della natura e la follia distruttrice che ci sta inghiottendo».

Chi è Antonietta Mazzamuto

Nata e cresciuta a Palermo, Antonietta Mazzamuto si è laureata in Storia dell’Arte sotto la guida di Maurizio Calvesi, con una tesi sullo scultore Mario Rutelli. Specializzata in restauro, ha lavorato su opere antiche prima di abbracciare la pittura e unirsi, nel 2015, al movimento degli Urban Sketchers, una comunità globale di artisti urbani guidata dall’illustratore Gabriel Campanario. Oggi, Mazzamuto esplora il mondo con taccuino alla mano, catturando l’essenza della città e della natura in rapide pennellate, sempre al confine tra la visione romantica e la denuncia sociale.

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